Sintesi


Una buona sintesi, oltre che un utile esercizio di comprensione e produzione del testo, si può rivelare un ottimo ausilio al metodo di studio: quando essa è ben svolta, infatti, diviene un testo del tutto autosufficiente; ecco perché è bene soffermarsi sulla descrizione delle sue caratteristiche e sottolineare alcune delle regole che occorre seguire per stendere sintesi efficaci.

Innanzitutto ricordiamo che il presupposto fondamentale per realizzare una buona sintesi è la piena comprensione del testo originale, che quindi dovrà essere letto più volte al fine di enuclearne il senso profondo: da qui si potrà partire per rielaborare, semplificando e abbreviando, i contenuti che verranno presentati nella sintesi. 

Oggettività e funzionalità sono pertanto le caratteristiche cardine della sintesi che, senza interventi da parte di chi la sta scrivendo, deve presentare i contenuti e le informazioni principali contenuti nel testo di partenza.

Come ogni testo 'funzionale', anche la sintesi deve avere una solida ossatura argomentativa, per questo sono fondamentali i connettivi e gli elementi di coesione; è molto importante anche assicurare l'equilibrio delle varie parti del testo, evitando quindi una brusca alternanza di periodi ampi e frasi più brevi.

Dal punto di vista lessicale è bene cercare di usare il meno possibile i termini del testo originale, soprattutto quelli di natura connotativa, legati intimamente allo stile dell'autore del testo di partenza. Per evitare ripetizioni o banalizzazioni l'ausilio primo di chi scrive rimane sempre il vocabolario. Se invece si vogliono riportare citazioni dal testo di partenza, bisogna sempre avere cura di contestualizzarle e commentarle, specie se implicano concetti metaforici. In ogni caso, la sintesi non può mai essere un 'collage' di citazioni.

Per quanto riguarda la scelta del registro linguistico, rimane sempre valida la regola oraziana dell'aurea mediocritas: uno stile medio, scorrevole e, soprattutto, uniforme nel suo insieme.

Infine, un'indicazione di impaginazione: per sottolineare la struttura argomentativa del testo è sempre bene andare a capo a ogni nuovo concetto.

Per approfondire e analizzare alcuni esempi svolti, rinviamo al volume di Paola Italia, Scrivere all'università. Manuale pratico con esercizi e antologia di testi, Firenze, Le Monnier, 2010 (I ed. 2006), pp. 37-42.

Poiché però si impara facendo e, soprattutto, sbagliando, vediamo, nel pdf scaricabile qui sotto, un esempio di sintesi che presentava diverse criticità (a più livelli, gerarchico-argomentativo, lessicale, di impaginazione), dovute in parte anche alla complessità del testo di partenza, Leggerezza dalle Lezioni americane di Italo Calvino. Come vedrete, nel testo sono evidenziate alcune proposte di riformulazione e un commento finale che dovrebbe aiutare nella rielaborazione della sintesi.