Italiano argomentativo


Lezione di Luca Serianni dal titolo Connettivi e coesivi: vantaggi didattici della linguistica testuale, tenutasi il 13 febbraio 2018 presso l'Accademia Nazionale dei Lincei.

Serianni inizia la lezione con una riflessione sull’insegnamento dell’italiano a scuola. Egli sostiene che esso ha due scopi principali: insegnare ad usare la lingua tanto nel parlato quotidiano quanto nella sua forma scritta, e avviare una riflessione metalinguistica. Proprio l’approfondimento di questa parte metalinguistica – che comprende l’istruzione su come funzioni la lingua, su come descriverla e su quali siano i suoi aspetti più importanti – porterebbe ad un uso più consapevole e corretto della lingua scritta. Serianni cita poi un’affermazione provocatoria di Tullio De Mauro, in cui lo studioso colpiva la parte più caduca dell’insegnamento dell’italiano, ossia il fatto che l’analisi logica sia basata su una tassonomia dei complementi fine a sé stessa, che non copre la realtà nel suo insieme.

  • https://youtu.be/XjkHTb_B3Pk?si=QHgIsEKIVwRZYvuL&t=6m00s:
    Diversi studiosi si sono chiesti quale sia il modo migliore per insegnare la grammatica a scuola. A questo proposito, Serianni riporta una riflessione contenuta nel volumetto Capire la grammatica di Adriano Colombo e Giorgio Graffi: già dal titolo si capisce che è difficile applicare una categoria interpretativa generale ad una realtà così complessa e sfuggente come la lingua. Una proposta, avanzata a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, è quella della grammatica valenziale, che trova un suo convinto sostenitore in Francesco Sabatini. La grammatica valenziale si fonda sul principio secondo cui il verbo sia l’asse portante della frase e venga contornato da elementi essenziali (detti “argomenti”) e circostanziali.

  • https://youtu.be/XjkHTb_B3Pk?si=QHgIsEKIVwRZYvuL&t=17m50s:
    Una tipologia di insegnamento grammaticale più tradizionale è quella relativa alle parti del discorso. Anche in questa prospettiva, però, alcune categorie rischiano di essere oscillanti; una categoria molto dubbia, ad esempio, è quella dell’avverbio. È di difficile interpretazione anche la distinzione tra preposizione e congiunzione, che si dimostra essere tutt’altro che univoca (tranne per le preposizioni prototipiche).

  • https://youtu.be/XjkHTb_B3Pk?si=QHgIsEKIVwRZYvuL&t=23m40s:
    Serianni passa a parlare dei connettivi, elementi eterogenei che svolgono la funzione di collegare le parti di un testo tra di loro. A questo riguardo propone un libro di Massimo Palermo intitolato Linguistica testuale dell’italiano e analizza alcuni connettivi da lui usati, rimarcando il fatto che essi costituiscono elementi fondamentali per la coesione di un testo.

  • https://youtu.be/XjkHTb_B3Pk?si=QHgIsEKIVwRZYvuL&t=26m10s:
    Oltre alla coesione, l’altro requisito fondamentale di un testo (orale e scritto) è la coerenza. Un testo coerente è quello che ha una sua sequenzialità, e che risponde al principio di coerenza logica, semantica e stilistica. Delle violazioni volontarie al principio di coerenza logica sono riscontrabili nella poesia novecentesca, in cui lo scopo degli autori non era quello della trasparenza letterale bensì quello di indurci a cercare ciò che non veniva detto esplicitamente. Una violazione della coerenza semantica si ha quando si usa una parola non pertinente al contesto in cui la si colloca; le violazioni di questo tipo talvolta possono essere intenzionali: ad esempio, attraverso una scrittura esperta come quella di un giornalista, si potrebbero utilizzare espressioni incoerenti ma efficaci quali sorpresa prevista.

  • https://youtu.be/XjkHTb_B3Pk?si=QHgIsEKIVwRZYvuL&t=41m32s:
    Tornando agli elementi di coesione testuale, Serianni individua da un lato i connettivi e dall’altro gli elementi richiesti dalle normali leggi grammaticali, che vanno rispettate. Si viola la coesione se non si rispetta, per esempio, la concordanza di numero tra soggetto e predicato, la concordanza di genere, l’ordine naturale delle parole.

  • https://youtu.be/XjkHTb_B3Pk?si=QHgIsEKIVwRZYvuL&t=49m22s:
    Serianni si sofferma su un altro tipo di esercizio scritto: l’analisi del testo. Commenta come esempio il lavoro di un alunno di quinta Liceo Scientifico su un testo di Leopardi. L’analisi del testo leopardiano è suddivisa in più parti: la parafrasi; il riassunto; l’analisi metrica, retorica e lessicale; l’interpretazione del testo.

  • https://youtu.be/_Scx3bqnDcA?si=GRYv7XG-o5F_pgp6&t=47m00s:
    Oltre ai connettivi, Serianni tratta dei coesivi, ossia elementi testuali che ci permettono di richiamare il già detto. Il coesivo più semplice, utilizzabile soprattutto nel parlato, è la ripetizione; lo scritto, invece, ha esigenze di controllo maggiore, anche se specialmente negli scritti di divulgazione scientifica normalmente non si ricorre a coesivi. I coesivi prevedono diverse tipologie di sostituzione lessicale: i coesivi pronominali; l’uso di parole che insistono sulla stessa area di significato del termine usato originariamente (i sinonimi); l’uso di parole che sussumono il significato di quella originaria in un insieme più ampio (iperonimi); i nomi generali. Un’altra procedura di sostituzione lessicale è quella della riformulazione, vale a dire il meccanismo per il quale facciamo appello all’enciclopedia del destinatario (e in generale alle conoscenze condivise): ne è un esempio l’utilizzo di Bonaparte anziché di Napoleone quando si sottintenda che il destinatario sappia che Bonaparte è il cognome di Napoleone.