Imparare a scrivere: come, cosa, perchè


Lezione di Serianni che si inserisce all’interno di un ciclo di incontri con diversi insegnanti per il Progetto Italiano: “Pratiche di scrittura argomentativa”, tenutosi il 7 ottobre 2011 presso l'Accademia Nazionale dei Lincei per iniziativa di Alberto Maffei.

 
 

    PRIMA PARTE

  • https://youtu.be/nMzzPx1OILo?si=eNve5ptyB5cyw8q1:
    Serianni inizia la lezione soffermandosi sul tema della coerenza testuale. Essa è un requisito fondamentale tanto per il discorso orale quanto per quello scritto, anche se per quest’ultimo si richiede una maggiore attenzione poiché può essere revisionato. Riporta poi degli esempi di violazione della coerenza, che nei temi degli studenti spesso è legata a fatti di enciclopedia, ossia alla mancanza di conoscenze storiche o a conoscenze semplicemente basate sul buonsenso.

  • https://youtu.be/nMzzPx1OILo?si=eNve5ptyB5cyw8q1&t=12m10s:
    Serianni continua a parlare della differenza tra scritto e parlato affrontando il tema della ripetizione: se nel discorso orale è tollerabile o addirittura auspicabile per imprimere più efficacemente negli ascoltatori il concetto espresso, nei testi scritti è da evitarsi.

  • https://youtu.be/nMzzPx1OILo?si=eNve5ptyB5cyw8q1&t=12m40s:
    Tornando al tema della coerenza testuale, Serianni ne riporta un esempio in positivo: un editoriale di Sergio Romano scritto per il “Corriere della Sera” del 24 agosto 2011 riguardo al tramonto del generale Gheddafi. L’articolo giornalistico è un esempio di scrittura funzionale a cui vengono riconosciuti dal professore diversi pregi: la coerenza è pienamente garantita; gli aspetti formali di coesione testuale (come la punteggiatura o l’uso eccellente di avversative) sono ben ravvisabili; il lessico è efficace e ricercato. Un aspetto dell’articolo su cui si sofferma particolarmente è l’organizzazione per capoversi: ogni paragrafo ha lo scopo di concentrare in sé un punto fondamentale dell’argomentazione.

  • https://youtu.be/nMzzPx1OILo?si=eNve5ptyB5cyw8q1&t=20m18s:
    Serianni prosegue con una riflessione sul lessico: prende come punto di partenza l’analisi di alcune parole contenute nell’articolo giornalistico di Sergio Romano, in cui si trova un lessico che non disdegna parole letterarie e arcaiche usate con funzione brillante. Per valorizzare l’efficacia della scelta lessicale fatta dal giornalista, Serianni vi oppone quella fatta da alcuni studenti nei loro temi scolastici.

 

     SECONDA PARTE

  • https://youtu.be/MpGavGCDlPo?si=FCETcl_tVJ3QhiJO:
    Serianni introduce il tema dei settimanali femminili, in cui egli riconosce spesso uno stile giornalistico brillante. Legge e commenta in questo senso l’articolo L’importanza di avere un cane come amico di Marina Terragni, scritto per “iO Donna” (rivista femminile del “Corriere della Sera”). Tra i tanti temi offerti da questo tipo di magazine, molti sono relativi al costume (moda, cosmetica e cucina), e altrettanti sono dedicati più in generale all’informazione, alla società e alla politica. Nello specifico, nell’articolo della Terragni si affronta l’argomento del cane come animale d’affezione, e Serianni se ne serve per un esercizio di analisi del testo: il suo obiettivo è quello di individuare quali sono all’interno del brano le spie linguistiche che rivelano (in modo implicito) il grado di affezione che il cane ha assunto nell’orizzonte affettivo attuale degli esseri umani. Intuire le intenzioni non espresse esplicitamente dallo scrivente è una capacità che – se maturata – può risultare molto utile, soprattutto qualora si leggano articoli che trattano di politica e si voglia capire subito la tesi del giornalista.

  • https://youtu.be/MpGavGCDlPo?si=FCETcl_tVJ3QhiJO&t=4m38s:
    Nell’articolo di giornale di Marina Terragni, Serianni individua diverse tecniche di scrittura efficaci per il contesto in cui vengono adoperate: la frase nominale; l’uso di numeri espressi in cifre e non a parole; l’uso di riferimenti mitologici giocosi che sottendono la conoscenza di una cultura classica; l’inserimento di parole di tono letterario e di termini tecnici in contesto colloquiale; la creazione di parole nuove.

  • https://youtu.be/MpGavGCDlPo?si=FCETcl_tVJ3QhiJO&t=26m38s:
    Oltre a testi di professionisti, Serianni decide di proporre l’analisi di un articolo scritto da adolescenti e che, perciò, è espressione di un orizzonte culturale e linguistico più vicino a quello degli alunni. La lettura di questo brano è rivolta in particolare ai docenti che insegnano in istituti tecnici e professionali, dove l’italiano si vede più isolato nel contesto dell’offerta didattica rispetto ai licei tradizionali, in cui esso si appoggia anche ad altre materie.
    L’articolo – tratto dalla rivista giovanile “Zainet” – consiste nella recensione di un libro di Tiziano Terzani, costruita attraverso buone modalità espositive: l’inizio mediante una citazione diretta, che propone subito un contatto con il testo recensito; la scelta di un lessico adeguato al livello di conoscenze che dovrebbe avere lo scrivente; l’enunciazione dei motivi per cui varrebbe o no la pena di leggere l’opera; l’uso di periodi lunghi e ipotattici, senza frasi nominali.

  • https://youtu.be/MpGavGCDlPo?si=FCETcl_tVJ3QhiJO&t=38m18s:
    Serianni fa un’osservazione sui metodi di correzione da adottare nelle scuole: a parer suo, la correzione non dovrebbe solo avere lo scopo di intervenire di fronte a errori, ma anche quello di evidenziare i meriti dello studente (ad esempio, qualora egli usasse collegamenti brillanti o termini degni di nota).

  • https://youtu.be/MpGavGCDlPo?si=FCETcl_tVJ3QhiJO&t=47m00s:
    Serianni esprime le proprie opinioni riguardo al riassunto, tipologia di testo che mette in gioco capacità diverse: di scrittura, di lettura e di comprensione, di gerarchizzazione delle informazioni, di concentrazione dei contenuti. Serianni si sofferma soprattutto sull’ultimo punto: chiarisce che un testo può essere dilatato e ristretto a volontà, ma esso risulterà tanto più efficace quanto più sarà concentrato.

 

     TERZA PARTE

  • https://youtu.be/2pQccsFmtoo?si=gCV-ZS8Hv7WuRemR:
    Serianni analizza e commenta La frattura Nord-Sud: una nuova questione meridionale di Marco Meriggi, articolo che affronta questioni storiografiche dell’Italia moderna e che per questo potrebbe risultare utile leggere in ambito scolastico.
    Di quest’articolo sottolinea l’importanza dell’uso corretto dei connettivi, segno che in qualche caso la grammatica si fa espressione linguistica di una tecnica argomentativa.

  • https://youtu.be/2pQccsFmtoo?si=gCV-ZS8Hv7WuRemR&t=3m50s:
    Excursus sulla frase concessiva, proposizione subordinata che esprime un rapporto cognitivamente abbastanza complesso, e sull’importanza della variatio nella scrittura, che permette di evitare la ripetizione.

  • https://youtu.be/2pQccsFmtoo?si=gCV-ZS8Hv7WuRemR&t=8m02s:
    Serianni continua il commento al testo: conduce un’analisi del lessico utilizzato (ad esempio della parola giogo); esprime le proprie considerazioni sull’uso delle virgolette metalinguistiche, di cui nella scrittura acerba dei ragazzi si fa un uso esagerato che andrebbe sanzionato; ragiona sulla presenza di note nel testo, elemento che permette di osservare la distanza tra un articolo giornalistico e uno saggistico.

  • https://youtu.be/2pQccsFmtoo?si=gCV-ZS8Hv7WuRemR&t=19m17s:
    Serianni propone un esercizio consistente nel formulare tre affermazioni: una giusta e due sbagliate. Tale esercizio risulterebbe di grande utilità se sottoposto agli studenti, perché permetterebbe di verificare l’attenzione alla lettura e vedere quanto si è compreso del testo, passaggio fondamentale per poi lavorare su di esso (riassumerlo, manipolarlo, riscriverlo ecc.).

  • https://youtu.be/2pQccsFmtoo?si=gCV-ZS8Hv7WuRemR&t=22m05s:
    Serianni torna a parlare dei connettivi, elemento tipico della scrittura argomentativa con due funzioni fondamentali: dedurre una conseguenza da una premessa o introdurre un elemento che in parte modifica l’affermazione precedente.

 

     QUARTA PARTE

  • https://youtu.be/qQSQ4gQcFkI?si=p0NlsG-ib8OQVGVQ:
    Serianni continua il suo commento del saggio storico La frattura Nord-Sud: una nuova questione meridionale di Marco Meriggi. Nota in particolare che, se si svolgesse un esercizio di analisi del periodo sul testo, questo evidenzierebbe un indice di subordinazione molto alto, concentrato specialmente sull’uso della frase concessiva.

  • https://youtu.be/qQSQ4gQcFkI?si=p0NlsG-ib8OQVGVQ&t=11m55s:
    Viene spiegato in che occasioni è bene usare il punto e virgola e quando la semplice virgola. Successivamente, Serianni suggerisce una prova di comprensione del testo: consiste nello scegliere tra tre affermazioni la sola corretta, l’unica in grado di riassumere il senso di un paragrafo. Un esercizio di questo tipo è molto utile quando il brano analizzato è un saggio fondato su dati.

  • https://youtu.be/qQSQ4gQcFkI?si=p0NlsG-ib8OQVGVQ&t=21m52s:
    Serianni si sofferma sulle tecniche argomentative utilizzate da Meriggi nel testo; esse lo rendono – a parer suo – un esempio molto istruttivo per gli studenti.

  • https://youtu.be/qQSQ4gQcFkI?si=p0NlsG-ib8OQVGVQ&t=29m15s:
    Approfondimento sui correlativi sia…sia e sia…che. Serianni afferma che tutte le scelte sintattiche nei saggi (come anche negli elaborati degli studenti) devono essere funzionali alla chiarezza espositiva.